Giuliano Poletti, un ministro per il terzo settore

febbraio 23, 2014
Autore: Redazione
Ministro Giuliano Poletti fonte: Google

Ministro Giuliano Poletti fonte: Google

Il presidente nazionale di Legacoop e dell’Alleanza delle cooperative italiane è stato nominato ministro del Lavoro, del Welfare e del Terzo settore. Un’indicazione importante fin dal nome. Il neoministro a vita.it: «La strada dell’impresa sociale, va approfondita e condivisa». Giuliano Poletti, imolese, 62 anni, presidente nazionale di Legacoop e dell’Alleanza delle cooperative italiane (nonché grande appassionato di pallamano) è il nuovo ministro del Lavoro, del Welfare e … “del Terzo settore”. ha voluto aggiungere il Presidente del Consiglio Matteo Renzi che nella presentazione della squadra di governo ha scelto di soffermarsi solo sul suo nome e sul suo ministero dicendo: «mi piace pensare che nel mandato di Poletti ci sia anche una delega a quello che riduttivamente si definisce Terzo settore e dal quale può uscire una opportunità di cambiamento». È la prima volta che la delega sul non profit viene indicato nella denominazione di un ministero così importante ed è la prima volta che un premier incaricato ne parla al momento dell’accettazione della carica. Poletti in questi ultimi anni è stato l’architrave e il promotore della nascita dell’Alleanza delle cooperative e negli ultimi tempi si è molto interessato alla tematica dell’impresa sociale e della riforma della 155/2006. «Il nostro orizzonte», ha spiegato Poletti a Vita.it solo pochi giorni fa , «è quello di valorizzare il più possibile le potenzialità dell’economia sociale». «Da parte mia», ragionava il massimo dirigente delle Lega delle cooperative, «non vi è alcuna contrarietà preconcetta rispetto alle proposte sul tavole (in particolare quelle a cui stanno lavorando i parlamentari pd Bobba e Lepri, ndr), occorre però che la riflessione venga allargata e condivisa con il raggio più ampio possibile, partendo da una domanda e da un punto fermo». Quali? «Primo dobbiamo chiederci cosa intendiamo per economia e/o impresa sociale. Secondo occorre che alcune specificità come quella cooperativa, ma non solo, vadano preservate e valorizzate anche in una prospettiva di riforma: non si può ridurre tutto a un unicom». «E lo dico» aveva aggiunto il neo ministro «riferendomi ai meccanismi di governance e di remunerazione dei capitali che vogliamo mettere sul tappeto: ciò detto la mia disponibilità al confronto è totale». Cosa  rappresentano la cooperazione e l’impresa sociale? «Un modello di sviluppo sociale ed economico fondato sul protagonismo sociale, sulla partecipazione dei cittadini. Un modello che superi la logica secondo cui la società esprime bisogni che solo lo Stato e o il mercato possono soddisfare. La nostra idea di sviluppo è quella che prevede che siano gli stessi cittadini a organizzarsi per concorrere con Stato e mercato, alla soddisfazione dei loro stessi bisogni», aveva chiosato Poletti.

LA COMPOSIZIONE DEL GOVERNO RENZI

Ministeri con portafoglio

Esteri: Federica Mogherini

Interno: Angelino Alfano

Giustizia: Andrea Orlando

Difesa: Roberta Pinotti

Economia: Pier Carlo Padoan

Sviluppo Economico: Federica Guidi

Politiche Agricole: Maurizio Martina

Ambiente: Gianluca Galletti

Infrastrutture e trasporti: Maurizio Lupi

Lavoro e politiche sociali: Giuliano Poletti

Istruzione: Stefania Giannini

Cultura: Dario Franceschini

Salute: Beatrice Lorenzin

Ministeri senza portafoglio

Riforme e Rapporti con Parlamento: Maria Elena Boschi

Semplificazione e Pa: Marianna Madia

Affari Regionali: Maria Carmela Lanzetta

Il neo ministro del lavoro in un recente video

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